Cenni storici![]() Intento della Società era quello di assistere i soci ammalati e coloro che fanno parte delle loro famiglie, nonché tutti quelli che appartengono a famiglie di assoluta povertà, raccogliere e trasportare malati e feriti sia all'ospedale che al loro domicilio, prestare tutte le opere di salvataggio nei pubblici e privati infortuni, aiutare con sovvenzione giornaliera il socio il quale si renda inabile al lavoro. Nell'adunanza del maggio 1888 fu eletto Presidente Giovanni Rigacci, cassiere Garibaldo Fortini, segretario Francesco Bonciolini; Oreste Cioppi, Fortini Carlo Fortunato CecchiPietro Montagnani, Francesco Poggiolini furono eletti consiglieri; soci onorari Federico Lepri, Edoardo Luti, Vincenzo Antinori. Soci benemeriti, in quanto avevano aiutato la Società mediante offerte, vennero eletti il marchese Ippolito Niccolini, il cav. Cesare Ranieri, il sig. Perrone, la sig.ra Maria Robbins e don Giovanni Baroncelli.Come prima sede fu affittata una stanza nel teatro Fortini. Per effettuare il servizio di trasporto degli ammalati e dei feriti all'ospedale era stato acquistato nel 1903 un carro-lettiga a cavalli che veniva spesso trainato dai soci stessi. Sulla copertura della lettiga fu posta la scritta "Società di Carità per Mutuo Soccorso - Poggio a Caiano" e il simbolo di un pellicano. Finalmente si trovò un nuovo locale adatto in una delle Case Nuove in via Umberto I. Nel 1911 l'Associazione aveva finalmente una sede propria e una sala cinematografica. Nell'aprile del 1923 avvenne l'inaugurazione della prima autoambulanza: fu questo il raggiungimento di un obiettivo da lungo tempo sognato, che impresse un nuovo slancio alle attività del Sodalizio. In quegli anni il governo stabilì che le Associazioni di Pubblica Assistenza prive di riconoscimento giuridico (come era quella di Poggio a Caiano) sarebbero passate sotto lo Stato e i loro beni trasferiti alla Croce Rossa Italiana. A Poggio a Caiano la Società di Pubblica Assistenza, per evitare di essere incamerata dallo Stato, decise di divenire Confraternita di Misericordia. ![]() L'Autorità Ecclesiastica riconobbe la Confraternita di Misericordia sotto il patronato di S. Giuseppe in Poggio a Caiano e il vecchio Statuto fu modificato in data 10 maggio 1930. Il nuovo Vessillo della Società era rappresentato dai colori nazionali con lo stemma del Comune e la legenda “Misericordia di Poggio a Caiano". La Confraternita era retta da un organo chiamato Magistero eletto dall'Assemblea dei soci che si componeva e prevedeva, oltre alla nuova figura del Correttore nominato dall'Autorità Ecclesiastica, un Proposto (un tempo detto Presidente), un Governatore, un Provveditore, sei Consiglieri, un Segretario, un Vicesegretario, un Camarlingo. A cominciare dagli anni '30 si costituì in seno alla Misericordia la Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli e responsabile di questa nuova funzione fu il confratello Rodolfo Nepi, iscritto alla Misericordia fin dal 1927, attivo sostenitore e benefattore del Sodalizio; uomo dotato di grande forza di volontà seppe, con l'aiuto della fede, dedicare tutta la sua vita alla Misericordia. ![]() Nel 1942 la Confraternita fece richiesta per ottenere la concessione dell'oratorio annesso alla Villa Medicea dove da tempo non si celebravano più le funzioni perché l'oratorio era privo del Cappellano. Seguì personalmente la cosa il capo-guardia Ardengo Soffici. La Misericordia riuscì nel suo intento e potè così svolgere anche attività religiose proprie come l'ora di adorazione del SS. Sacramento durante la festa del Corpus Domini, la novena di Natale, il presepe, la Via Crucis, le commemorazioni dei defunti e dei caduti in guerra. Purtroppo negli anni terribili della guerra pochi furono i confratelli rimasti a svolgere la loro missione; nonostante ciò furono portate a termine tante opere di soccorso e di carità cristiana nel rifugio approntato per circa 900 persone nei sotterranei della Villa Medicea. Giacomo Caiani si prodigò fino all'inverosimile, improvvisandosi anche medico quando questi non c'era. Lo si trovava ovunque, sempre presente dove c'era un malato da assistere, un defunto da seppellire, una famiglia da confortare, un bisognoso da aiutare, secondo lo spirito evangelico. Nel 1945 venne eletto di nuovo Proposto Giacomo Caiani che restò alla guida della Congregazione fino al 1969. Sappiamo che già nel 1945 la Misericordia si era dotata di un ambulatorio con specialisti in Medicina Generale, odontoiatria, otorinolaringoiatria, oculistica, malattie polmonari: si andava così già configurando l'aspetto che il Sodalizio avrebbe assunto negli anni a venire, arricchito di servizi sempre più preziosi per la popolazione. A questo proposito nei primi anni settanta,sotto la guida del proposto Nello Gori fu presentato un progetto a firma dell'ing. Sergio Soffici per la costruzione di una nuova sede da realizzarsi nei terreni donati da una benefattrice in via Cioppi. Successivamente nei primi anni ottanta sotto la presidenza di Angelo Pieraccioli fu bandito un concorso di idee per una nuova progettazione più idonea alle screscenti esigenze della popolazione, ma visto successivamente si aprì la possibilità di poter usufruire di un nuovo appezzamento di terreno fuori piena venne bandito un nuovo concorso dal quale risultò vincitore il progetto dello studio Gioitta-Formichella-Meoni. Dopo alcuni anni necessari al finanziamento e alla costruzione la sede fu inaugurata l'8 dicembre 1998 ma solo nel marzo del 2000 divenne operativa. L'11 maggio 2008 la sede fu initolata a Rodolfo Nepi che tanto si prodigò affinche quel sogno potesse realizzarsi. |
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