I Volontari si raccontanoOre 22.00 un'ora come tante altre del giorno e della notte, mentre noi volontari attendiamo uno squillo telefonico, per andare incontro a coloro, che in quel momento hanno bisogno del nostro aiuto. Chissà quante volte passando in automobile da via Aldo Moro, abbiamo visto un gruppetto di persone sull'entrata della Misericordia. Non sono altro che gente comune che dedica parte del suo tempo libero, ad aiutare gli altri. In che modo? Trasportando feriti dalla strada in ospedale in corse contro il tempo, perchè in quel momento l'unico elemento importante è il diritto alla vita; portando anziani ad effettuare cure fisiche sorridendo e parlando un pò con loro ed ancora adoperandosi con gli handicappati e gli emarginati portando loro un pò di gioia! Misericordia è tutto ciò e non solo..... Essere Misericordia vuol dir essere parte attiva di un qualcosa che scaturisce dentro ognuno di noi e che arricchisce tutti coloro che operano insieme. Lavoriamo nell'anonimato, in silenzio, senza pregi ne ringraziamenti ma solo per la condivisione altrui. Bene! Se vi fermerete a trovarci per allargare questo cerchio, troverete anche qualche dubbio e tante incertezze che però sono alla base di ogni normale crescita. Stiamo crescendo, ogni volontario lo desidera dentro di se, tutto quello che auguriamo è di conoscere anche te, che adesso stai leggendo, per offrirci la possibilità di imparare anche da te. Non pensare dentro te stesso "io non vado, non ne sono capace", nessuno di noi è montato su di una ambulanza maestro, ma sicuramente ne è sceso arricchito. Misericordia è soprattutto il contatto con la sofferenza altrui, che molte volte fortifica la bontà d'animo e arricchisce totalmente la nostra vita. una volontaria
Qual'è quel quesito che ad un certo punto della vita si pone davanti e ti costringe a prendere consapevolezza? "Avere o Essere"?. Semplice la risposta non c'è. Da dove si parte? Innanzi tutto dall'analisi di se stessi e dei propri desideri, poi valutando tutto in relazione dell'importanza dei valori che ognuno nel suo intimo ha. Fino a pochi anni fa non conoscevo le parole come "solidarietà", "amore per gli altri", "misericordia". Un giorno mi sono trovato al bivio. Bivio di fuoco il mio: Ho scelto.... voglio Essere. Ti trovi in un ciclone di emozioni, scopri la gioia silenziosa e penetrante nel donarsi agli altri. Misericordia significa tante cose uguali, anche se di fatto diverse, comunque importanti allo stesso modo. Io vivo da vicino l'emergenza sanitaria e vorrei cercare di rappresentarvi le emozioni che si provano: è notte, squilla il telefono e dobbiamo partire, qualcuno ha bisogno del nostro soccorso. L'ambulanza corre ed urla fendendo il buio con le luci azzurre. In macchina ci prepariamo: i guanti, i farmaci e poi tutto quello che ci potreppe occorrere. Siamo arrivati. La casa con la porta aperta ed i familiari che ci attendono accogliendoci con uno sguardo di speranza e di liberazione. Il medico dopo le necessarie cure decide il ricovero del paziente. Durante il viaggio verso l'ospedale cerchi di dargli qualcosa di tuo, una carezza, una mano sulla mano, un po' d'amore per farlo sentire a suo agio anche in questa situazione. Lui cerca di rilassarsi e lo sguardo dei suoi occhi ti riempie il cuore e l'anima. Lo senti, ti sente, reciprocamente ci cerchiamo per non aver paura con la certezza di essere fratelli e sorelle uniti insieme da un tacito patto che spesso sbatte in muri di indifferenza. Adesso è in ospedale e noi torniamo via portandoci dentro gli uni e gli altri quei momenti d'amore che nessuno mai dimenticherà. Dolce o non dolce non lo sò ma credo che ognuno debba, ad onta di tutto, dare il meglio di sè. un volontario |
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